tag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.comments2023-05-01T11:22:58.912+02:00Vecchio ConioMatteo Volpehttp://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comBlogger19125tag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-67446102101642583492019-05-13T01:22:22.026+02:002019-05-13T01:22:22.026+02:00STOCK EXCHANGE GENIUS AND VERY BRAVE CIVIL HERO MI...<br />STOCK EXCHANGE GENIUS AND VERY BRAVE CIVIL HERO MICHELE NISTA (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007)! HE GET IT RIGHT ON WORLDWIDE STOCKS, CURRENCIES & COMMODITIES ALWAYS! ABOUT 5000 PREDICTIONS ON INTERNET SINCE 9.2007: 5000 SUCCESS! 100% SHOCKING WINNING SCORE!!! GENIUS, KING MIDAS, CIVIL HERO MICHELE NISTA (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007)! ADVANCED IN EXTREMELY PERFECT WAY THE CONTINUOUS WALL STREET CRASH OF 1987 ( AND HE WAS, MORE OR LESS, JUST 20, AT THE TIME)! AS THE ONE OF 2007, 2008 AND BEGINNING OF 2009 WITH "JUST" 1 AND HALF YEAR OF INCREDIBLY WINNING FORETASTE! GENIUS, KING MIDAS, CIVIL HERO MICHELE NISTA (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007)!AVDANCED IN EXTREMELY PERFECT WAY, THEN, THE MORE OF DOUBLING OF WALL STREET, SINCE 3.2009! HE PROPHESIED ALL THIS ON INTERNET, AGAIN, WITH MONTHS AND MONTHS AND MONTHS IN ADVANCE! ALL AT FANTASTIC LIGHT OF SUNSHINE!!! ALL PROVABLE AND VISIBLE STILL NOW!!! GENIUS, KING MIDAS, CIVIL HERO MICHELE NISTA (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007)! WAS "ONE OF THE NUMBER ONES" OF ITALIAN STOCK EXCHANGE, IN THE 90S, PRODUCING OVER 10 MILIONS OF EUROS OF COMMISSIONS OF THE 90S ( SO, 15 MILIONS OF NOW), FROM BELOW ZERO: WAS THE ABSOLUTE IDOL OF GOLDMAN SACHS, MERRILL LYNCH, AND NEARLY ANY "FOR GOOD" INVESTMENT BANK IN THE WORLD! THAT'S WHY EVERYONE WAS GIVING HIM AND STILL GIVE HIM THE NICK OF KING MIDAS! INGENIOUS HERO MICHELE NISTA HAS A GREAT HEART TOO, "NOT JUST" A SORT OF INVINCIBLE INTUITION! HE DEDICATES, SINCE HE WAS 17, ALL HIS GIFTS OF HEAVEN HE HAS TO POOREST PEOPLE IN THE WORLD, VOLUNTEERING AND NOT ONLY, FOR MANY ORGANIZATIONS SAVING OR IMPROVING SUFFERING LIVES IN LATIN AMERICA AND AFRICA. HE IS CERTAINLY A CIVIL INCORRUPTIBLE HERO TOO! IN THE LAST 21 YEARS, IN MILAN, WAS THE MOST TENACIOUS MAN HUNTING TO DESTROY THE ASSASSIN DICTATORSHIP OF MAFIOSO, MEGA MAFIA MONEY LAUNDERER, EXTREME NAZIFASCIST, LIAR, MEGA THIEF, CORRUPTING PIG, PRINCIPAL OF HUNDREDS OF MURDERS AND SLAUGHTERS, VERY ASCERTAINED PEDOPHILE SILVIO BERLUSCONI! FOR ALL THIS, THERE WERE FOUR ATTEMPTS OF KILLING HIM, ORDERED BY BASTARD SANGUINARY, AS WELL AS METASTASES OF THE ENTIRE WORLD: SILVIO BERLUSCONI!!! AND HIS FATHER LOST LIFE ON ORDER OF NAZIFASCIST AND COSA NOSTRA'S BRUTAL, VICIOUS, CRUEL, FEROCIOUS PRINCIPAL OF KILLING SILVIO BERLUSCONI ( MAKING SHREWDLY TO PASS, VIA HIS PRIVATE OR PUBLIC NEW "OVRA, GESTAPO AND DINA" AL HIS ABSOLUTE REPELLENT HINDREDS OF HOMICIDES FOR FALSE ACCIDENTS, FALSE SUICIDES, FALSE ILLNESS, ALL THE TIMES)! AS A MATTER OF FACT, GENIUS, KING MIDAS, DEMOCRAT HERO MICHELE NISTA (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007) " DECIDED TO EMIGRATE" TO LONDON, ON 2003, TO REMAIN ALIVE!! BUT GOD, IF HE'LL CONTINUE TO DESERVE SO, WILL MAKE HIM WIN!!! GROUP OF FRIENDS AND CLIENTS, EXTREMELY GRATEFUL TO THIS KING MIDAS, TO THIS INGENIOUS AND CIVIL HERO OF OUR TIMES (MICHELENISTA6@MAIL.COM PH NR + 44 (0) 7939508007)!É AVVOCATO PEDOFILO ED ASSASSINO DANIELE MINOTTI DI GENOVA, RAPALLO E CRIMINALE STUDO LEGALE LISI!https://www.blogger.com/profile/15918466613558178855noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-40779075500931659822017-04-02T13:01:57.292+02:002017-04-02T13:01:57.292+02:00GrazieGrazieMatteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-61325467701188596812017-03-31T00:48:11.736+02:002017-03-31T00:48:11.736+02:00bravo. ottimo pezzobravo. ottimo pezzoClaudio Checchihttps://www.blogger.com/profile/12935154187000962108noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-43080115029833672572016-12-31T22:06:05.812+01:002016-12-31T22:06:05.812+01:00Complimenti. Non si poteva dire meglio.Complimenti. Non si poteva dire meglio.Armandohttps://www.blogger.com/profile/12525346248500304336noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-90041135801857238302015-02-01T23:13:32.956+01:002015-02-01T23:13:32.956+01:00Le migrazioni sono protagoniste della nostra era. ...Le migrazioni sono protagoniste della nostra era. Immensi e fertili territori perdono demografia, mentre bande di violenti imperversano depredando chi rimane. Quale risorsa collettiva può nelle migrazioni? Quale per i singoli? Il "lavoro minorile" e i “bambini soldato” sono fenomeni indotti dall’abbandono territoriale degli adulti. Perché la filantropia occidentale tollera la fuga dalle responsabilità civili, quando avvengono tra i “poveri”? Perché "amare il nemico" si rivela il fallimento più eclatante del cristianesimo? I progetti economici possono riuscire dove le demografie sono costantemente instabili? Interrogativi che cercano risposte in un pianeta dove le negligenze umane guadagnano ineluttabilmente la punizione.<br />http://www.amazon.it/MIGRAZIONI-RISCOSSA-SINGOLI-ROVINA-FRONTIERE-ebook/dp/B00CH0UTD4/ref=sr_1_6?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1422828083&sr=1-6&keywords=ulisse+di+bartolomeiUlisse Di Bartolomeihttps://www.blogger.com/profile/06727839342359794931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-30355133925437248682014-12-09T12:22:39.949+01:002014-12-09T12:22:39.949+01:00Aiuto... riusciremo mai ad uscire da questa situaz...Aiuto... riusciremo mai ad uscire da questa situazione?<br /><br /><br />http://www.4minuti.it/news/editrice-europea-srl-disoccupazione-nuovo-record-storico-0078098.htmlAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/05265804064830979265noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-51969264229361108142014-10-03T13:59:19.664+02:002014-10-03T13:59:19.664+02:00A mio avviso qualche spiraglio c'è, in ambito ...A mio avviso qualche spiraglio c'è, in ambito di teorie macroeconomiche. I circuitisti cercano di fare proprio questo, e anche la MMT in fondo non è troppo lontana. Quello che manca, dal mio punto di vista, è una prospettiva politico-filosofica. Ci mancano i filosofi.Matteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-73730742587568096142014-10-02T15:24:28.099+02:002014-10-02T15:24:28.099+02:00Tutto ineccepibile.
Ma la "grande verità"...Tutto ineccepibile.<br />Ma la "grande verità" l'hai detta nel commento: recuperare Marx e Keynes e far capire che sono complementari. O almeno possono esserlo.<br />Ma come fare? Mmt.info e gli altri mmters latitano, barnard fa rizzare i capelli a troppi, bagnai è per un'economia basata sull'export, il m5s è un pollaio, i comunisti dicono che siamo per il capitale e la borghesia, i liberisti dicono che siamo comunisti, gli anarchici non li smuovi manco con le cannonate ecc. ecc.<br />Altri?marco zenahttps://www.blogger.com/profile/04748710778970856718noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-76924777666236989712014-06-15T23:57:23.407+02:002014-06-15T23:57:23.407+02:00Hai posto diverse questioni che sarebbe difficile ...Hai posto diverse questioni che sarebbe difficile affrontare qui brevemente.<br />Provo a fornire qualche chiave interpretativa.<br />- Bisogna partire dalla produzione non dal "consumo". Il concetto stesso di "consumo" è controverso. Consumare implicherebbe usare fino al logoramento l'oggetto, mentre nel capitalismo avviene l'esatto contrario. Questo perché la merce non è prodotta per l'uso, ma per lo SCAMBIO. E' una questione che Marx affronta in maniera illuminante parlando del feticismo delle merci. A mio avviso è da qui, che bisogna partire, la chiave sta A MONTE del processo di produzione, più che a valle.<br />- Dire che ci saranno più o meno bisogni in una società liberata, è una questione che non mi pare dirimente. Il punto è, semmai, se i bisogni che vi saranno potranno essere soddisfatti in modo pieno e non illusorio.<br />- Sono d'accordo sull'individuo astratto del capitalismo. Il punto è: oggi abbiamo un altra tipologia di individuo? Io penso di no. L'individuo che abbiamo oggi è quello alienato, espresso dal pensiero cartesiano. In una società alienata può esistere soltanto un individuo alienato. <br />Non può esistere l'individuo "che sarà", il quale appunto "sarà", e quindi "non è".Matteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-8941971749141525512014-06-15T15:41:39.916+02:002014-06-15T15:41:39.916+02:00Diciamo che su questo non concordo con le tue prem...Diciamo che su questo non concordo con le tue premesse pur arrivando, alla fine, alla stessa conclusione, ossia alla necessità del socialismo. Del resto, visto che hai parlato della necessità di mutare i paradigmi, posso dire di esser certo che la rivisitazione del concetto di sviluppo in termini di armonia tra singolo e collettivo porterebbe inevitabilmente a una revisione dei bisogni, riducendoli.<br />Non è vero secondo me che l'individuo è una sovrastruttra, al contrario le oligarcie sanno bene ce esso esiste quale entità astratta e da sempre la lotta dei poteri contro i popoli si configura come imposizione dell'In-dividuum quale figura sociele tipo contro lo zoon politikon aristotelico. Qui entriamo in una discussione che ho affrontato innumerevoli volte e che non mi va di approfondire ancora perché ci allontanerebbe troppo dal nostro dal discorso, basti dire che l'individuo, colui che non può più essere diviso, altro non è che il singolo amputato dei propri legami comunitari. Non avendo più accesso alle soddisfazioni e agli appagamenti interiori e immateriali tipici dello zoon politikon, l'individuo muta il proprio agire verso la società da un atteggiamento di sinergia spontanea a uno di predazione. Sottraendo agli altri cerca di soddisfare un continuo bisogno mai del tutto appagato. E' in questo modo che la circolarità di vita che caratterizzava l'uomo antico è stata sostituita dalla spirale di quello moderno ed ecco perché il capitalismo predatorio, col suo corollario di bisogni indotti (indotti non dal mercato, ma dal consumatore!!!!!) si è imposto come perfetto sistema atto a ripdodurre queste dinamiche.<br /><br />E' un piacere, alla prossima!Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-59135232488175817822014-06-11T21:42:06.962+02:002014-06-11T21:42:06.962+02:00un levista pro lira?
i miei complimenti
quelli com...un levista pro lira?<br />i miei complimenti<br />quelli come te sono mosche bianche<br /><br />saluti<br /><br />lelamedispadaccinonero.blogspot.itlelamedispadaccinonerohttps://www.blogger.com/profile/16907487190047348775noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-15114666809071671712014-06-05T02:21:44.958+02:002014-06-05T02:21:44.958+02:00Ma che cosa sono questi bisogni indotti? E quali s...Ma che cosa sono questi bisogni indotti? E quali sarebbero i bisogni reali? Io ipotizzo (ma sarebbero utili ricerche più approfondite) che l'origine di questi concetti risalga al dualismo autonomia/eteronomia del pensiero illuminista, in Rousseau e in Kant in particolare. <br />Di conseguenza, i bisogni indotti sarebbero quelli che sorgono non dall'individuo ma sono imposti da un agente esterno.<br />Ora però questo mi pare molto problematico, visto che lo stesso concetto di individuo non è un'entità astratta e preesistente all'ordine sociale, ma esso stesso una sovrastruttura e il risultato di condizionamenti di vario tipo. Di conseguenza mi sembra difficile tracciare una linea tra bisogni indotti e bisogni reali. Anche questi ultimi, in effetti, in quanto pensati come reali, sono il risultato di una "eteronomia" sociale.<br />A mio avviso bisognerebbe proprio abbandonare il paradigma. Più che definire, allora, una società su una classificazione dei bisogni individuali, sarebbe utile ripensare a concetti come "sviluppo" o "progresso" da un'ottica collettiva. Quindi, invece di commisurare nuovi bisogni, che corrispondono a un'etica della rinuncia (seppure rinuncia non della soddisfazione dei bisogni ma dei bisogni stessi) si dovrebbero ripensare nuovi paradigmi di sviluppo che mettano al centro non l'interesse di una classe rispetto alle altre, ma lo sviluppo armonico dell'individuo e della società (e per far questo ovviamente bisogna abolire le classi e quindi instaurare il socialismo).Matteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-27381643926908357542014-06-05T00:52:08.009+02:002014-06-05T00:52:08.009+02:00Questo è molto interessante. Condivido naturalment...Questo è molto interessante. Condivido naturalmente la parte finale, devono essere private "la casa e le cose" per dirla con un vecchio adagio, mentre i beni economici vanno socializzati (è il punto centrale del programma del movimento in cui milito). Ma per quanto riguarda il discorso sui bisogni indotti sono sempre in difficoltà nel discuterne, non perché sia un'obiezione difficile da gestire ma perché, al contrario, troppo superata. Del resto per rivoluzionare la realtà occorre comprenderne la Totalità, e non le singole Parzialità, e per questo è necessario anche un approccio alle cose che trascenda la materia. E' quindi il livello di una Coscienza risvegliata che aiuta ad eliminare i bisogni indotti e del resto penso possiamo essere d'accordo che se da un lato una parte dei bisogno varia da una persona all'altra, è altresì vero che un furgoncino per muratori tende ad essere bisogno reale mentre la Cayenne è sempre e solo inutile.<br />Curiosa la tua posizione sul discorso di civiltà, se vuoi ne parliamo. Io ho sempre pensato che il sistema attuale con la sovrapproduzione sia un ostacolo proprio all'elevazione della persona e alle sue vocazioni. Idem per la cultura. Le civiltà passate, proprio perché libere da bisogni indotti (attenzione bene: non confondiamo i bisogni indotto in termini di consumismo con la legittima aspirazione umana alla scoperta e alla conoscenza!) sono riuscite a progredire meglio e più velocemente dimostrandosi capaci di cose che oggi ci lasciano sbalorditi. E infatti oggi siamo in fase di piena decadenza di civiltà da ogni prospettiva.<br /><br />Che ne pensi?Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-674067799826312082014-05-30T00:57:17.545+02:002014-05-30T00:57:17.545+02:00Capisco il tuo punto di vista, ma onestamente non ...Capisco il tuo punto di vista, ma onestamente non so quanto sia desiderabile una società di questo tipo. Non so neanche se sia sostenibile e se, infine, non conduca a un regresso culturale oltreché economico, scientifico e tecnologico e quindi a una nuova barbarie. In fondo anche le comuni storicamente esistite hanno subito delle degenerazioni abbastanza inquietanti. <br />Infondo questa prospettiva si basa su un assunto: che il frigorifero e altre merci siano la soddisfazione di "bisogni indotti" come sosteneva Marcuse. Ma non mi è chiaro su quale base distinguere tra bisogni indotti e bisogni "reali". In fondo, portando all'estremo questa teoria, si potrebbe dire che gli unici bisogni reali siano soltanto quelli connessi al cibo e al sesso e dunque alla riproduzione biologica dell'individuo e della specie. Ma allora che cos'è che ci rende uomini? Dove va a finire l'aspirazione umana alla conoscenza, ad esempio, o ai cosiddetti "diritti" come il lavoro, la casa, le cure mediche, il riposo e lo svago, l'arte, e anche il desiderio di migliorare la propria condizione individuale e sociale? Anche questi in effetti sono bisogni indotti.<br />Io penso che bisogna distinguere tra la proprietà delle cose e la proprietà dei mezzi di produzione. Quest'ultima deve essere collettiva, ma non bisogna escludere forme di proprietà privata e di consumo di massa, anche se, auspicherei, di un tipo diverso di consumo, non funzionale al dominio capitalistico di una classe sociale sulle altre, ma al progresso sociale, economico e culturale.Matteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-27100654091588239322014-05-29T23:20:40.589+02:002014-05-29T23:20:40.589+02:00Parto da una delle tue ultime osservazioni "n...Parto da una delle tue ultime osservazioni "non sono un economista". Benissimo, va tutto a tuo vantaggio. L'economia infatti non è una scienza naturale ma un insieme di convenzioni che hanno effetto solo perché ci si comporta come fossero, appunto, lggi di natura. Per questo motivo è invece doveroso mutare proprio il paradigma. Il problema per noi non deve essere quello di giustificare le proprie idee in base a quanto afferma l'economia intrasistemica, semmai crear un'economia nuova in cui i vecchi economisti si scoprano analfabeti.<br />Detto questo hai ragione sul comunitarismo ma è proprio lì che voglio arrivare, al netto del timore marxista sulla vecchia merda. La decrescita, che deve articolarsi prima di tutto in un accorciamento delle filiere artificialmente lunghe (e quindi calo di PIL ma non dei beni disponibili) e poi in un ridimensionamento dei consumi, e la Comunità che la sostiene non ha alcuna prtesa di efficienza produttiva. Parliamoci chiaro, io non avrei più il frigorifero, ma dovrei condividere la ghiacciaia con altre tre o quattro famiglie, magari genitori, zii e cugini, questo proprio perché le comunità di per sé, non essendoci più una polarizzazione delle produzioni industriali ad alto livello tecnologico e specializzazione, non possono assicurare la quantità e nemmeno la varietà di beni che si hanno oggi. Ma non me ne importa nulla, in quanto non è su questo che si fonda la Comunità, il bene sarebbe solo strumento di vita e non il fine. Il timore di Marx deve essere sventato riscoprendo il vecchio tipo d'uomo, lo zoon politikon aristotelico, mentre il marxismo, alla fin fine, non ha saputo uscir da una dimensione individualistica, cosa che poi ha portato alle degenerazioni della sua proposta iniziale.<br /><br />A presto!Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-67123052636342887522014-05-29T00:54:07.348+02:002014-05-29T00:54:07.348+02:00Caro Matteo V. Sin dalle prime righe mi sono reso ...Caro Matteo V. Sin dalle prime righe mi sono reso conto di essere in un blog di alto livello. Questo non tanto per le idee che posso condividere o meno, ma per la cognizione di causa con la quale vengono sostenute.<br /><br />Di certo ritengo, come te, che occorra superare il sistema capitalista per arrivare a un sistema di nuovo tipo in cui non esista plusvalore. Marx è stato di certo un maestro nello spiegare questa problematica, ma ritengo che solo il marxismo di interpretazione comunitarista, ossia quello di Costanzo Preve e Diego Fusaro, possa costituire una piattaforma politica alternativa adatta. Si tratta in sostanza di abolira la proprietà privata dei mezzi economici a favore di una socializzazione integrale condotta dalla figura del lavoratore cooperativo, il tutto incrociato a forme di produzioni locali quanto più possibili autocentrate.<br /><br />Nutro invece dei dubbi sul keynesismo come "taxi" ce possa condurci nella transizione tra la fase capitalista e quella rivoluzionaria. di certo occorre un nuovo ruolo dello stato, ma Keynes, per quanto poco possa conoscerlo, presenta in questo delle ombre. A suo modo è stato un monetarista, solo in modo diverso e il fatto che oggi i neokeynesiani non si definiscano monetaristi è autoreferenziale (mi riferisco ad esempio ai sostenitori della MMT). Lo sviluppo keynesiano, condotto dallo stato, è uno sviluppo ad emissione monetaria, e fin qui ci siamo, ma pur sempre a debito e non viene mai specificato chi debba essere il detentore di questo debito. Inoltre Keynes ha usato l'immagine provocatoria dei cittadini disoccupati che, piuttosto che esser lasciati con le mani in mano, dovrebbero essere pagati per scavare buche e poi riempirle, solo per far girare quattrini e far ripartire l'economia. Su questo non sono d'accordo, al netto della provocazione metaforica, in quanto se uno stato dispone di risorse per far lavorare i disoccupati allora a maggior ragione ne ha per NON farli lavorare, per esempio scontando dall'imposizione fiscale i soldi che userebbe per lavori pubblici non utili (come appunto quelli per occupare strumentalmente gli inoccupati) o finanziando con sussidi i settori che hanno bisogno, favorendo così in modo più sano una ripresa economica senza fare danni, ad esempio ambientali, con opere che non servono (oggi ve ne sono fin troppe in agenda).<br /><br />Ma quello che veramente non condivido è l'idea della moneta svalutabile, questo configura una differenza di vedute su questo tema importante, ma ne parleremo ancora.<br /><br />Complimenti e buon lavoro.Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-62931432892129474112014-05-28T15:04:01.567+02:002014-05-28T15:04:01.567+02:00Io penso che l'elettorato del Pd sia "fid...Io penso che l'elettorato del Pd sia "fidelizzato" cioè portato a votare anche solo per "affezione" nei confronti di una parte politica, anche se quella parte politica ha da tempo tradito gli ideali cui diceva di ispirarsi.<br />In Italia purtroppo si tende a dividersi tra guelfi e ghibellini, anche quando tra il Papa e l'Imperatore non c'è nessuna differenza.Matteo Volpehttps://www.blogger.com/profile/03076526888734910608noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-16992400202672345172014-05-28T13:00:59.760+02:002014-05-28T13:00:59.760+02:00http://www.investireoggi.it/forum/matteo-renzi-il-...http://www.investireoggi.it/forum/matteo-renzi-il-futuro-pdc-d-italia-vt80829-11.html#post3917475Enihttps://www.blogger.com/profile/06661506350641359935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7904281515085664941.post-52433319377948972802014-05-28T09:19:57.176+02:002014-05-28T09:19:57.176+02:00Caro Matteo V.
TI ringrazio per le tue precisazion...Caro Matteo V.<br />TI ringrazio per le tue precisazioni, molto chiare sebbene non sia un amante dei numeri...<br />La conclusione è la più semplice e azzeccata, hai parlato di tenuta del PD, cioè della capacità di questo partito di portare alle urne tutti i suoi elettori, senza guadagnarne di nuovi, cosa che gli altri non hanno saputo fare. Forse per Renzi questo compito è stato facile avendo il suo elettorato una vocazione antitaliana e annessionista all'Europa, cosa che, con tutti gli altri difetti che hanno, manca per esempio a Lega, FI e M5S.Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.com